Dott. Davide Grande -
Dieta a bassa energia per le vacche in asciutta
Il periodo dell’asciutta per le nostre vacche da latte è un momento strategico che ci permetterà di ottenere le migliori performance produttive nella lattazione che inizierà dopo il parto.

Dott. Davide Grande
Medico Veterinario
La gestione dell’asciutta, nelle ultime settimane che precedono il parto e la successiva fase iniziale postpartum, sono un momento delicato nella vita della vacca da latte. La corretta gestione di queste fasi ci permette di ridurre e gestire i problemi sanitari/metabolici che si possono presentare durante la transizione.
Passate esperienze
In passato, circa venti anni fa, si riteneva che somministrando alle bovine, nell’ultima fase dell’asciutta a circa tre settimane prima del parto, diete ad alto valore energetico, le performance produttive sarebbero state migliori. Questo particolare tipo di razionamento era stato sviluppato per permettere ai microrganismi ruminali e all’animale di adattarsi alle future razioni altamente concentrate che venivano somministrate dopo il parto, in maniera tale da ridurre la lipo-mobilizzazione.
Tuttavia l’attività di ricerca e la pratica quotidiana hanno dimostrato che la capacità di ridurre patologie nel post parto, è stata ridotta.
Fabbisogni nutrizionali
Negli ultimi anni in Italia si sta affermando l’utilizzo di diete a bassa energia per le bovine in asciutta, questo
sistema alimentare è stato sviluppato e portato avanti da circa 15 anni dal prof. Drackley e dal suo team dell’Università dell’Illinois. Il controllo dell’assunzione dell’energia durante l’asciutta porta ad avere più probabilità di successo e meno problematiche di tipo sanitario durante la transizione. È necessario ricordare che non bisogna sotto-nutrire gli animali non rispettando il loro fabbisogno energetico, ma si devono nutrire nel migliore dei modi possibili. È fondamentale somministrare alle bovine un’unica razione a basso contenuto energetico (EN= 1,3 kcal/kg ss – 9 MJ/kg), rispettando il fabbisogno energetico dell’animale. Le vacche asciutte non devono consumare troppa o poca energia, ma solo la quantità necessaria a rispettare i loro fabbisogni energetici.
In bibliografia è dimostrato che un alto consumo di energia anche nelle bovine che non ingrassano troppo, porta alla manifestazione di dismetabolie tipiche delle vacche in sovrappeso. In molti animali l’eccesso adiposo viene accumulato nei depositi interni.
Scelta alimenti
Gli alimenti altamente energetici vanno controllati in razione inserendo altri alimenti con densità energetica più bassa. Ad esempio, nelle razioni che utilizzano insilato di mais, insilati di leguminose o erbe di alta qualità sarà necessario inserire ingredienti con bassa densità energetica come la paglia di cereali, soprattutto di frumento e di orzo. La paglia o i fieni grossolani devono essere consumati secondo la quantità desiderata.
La tecnica migliore per somministrare questo tipo di razione alle vacche in asciutta è quella dell’unifeed. In questo modo si riduce la capacità di scelta degli animali e l’assunzione degli alimenti è sotto controllo. La dimensione della paglia è strategica, la lunghezza non deve superare i 3 cm, così facendo le bovine non hanno possibilità di scelta.
La paglia somministrata in razione con l’insilato di mais e una buona fonte di proteine, può raggiungere i 3-4 kg capo/giorno se trinciata corta.
Bassa energia
La dieta a bassa energia per le asciutte è funzionale durante tutto il periodo. L’assunzione dei nutrienti è costante con l’avvicinarsi del parto rispetto alle diete ad alta energia. In alternativa si possono integrare nella dieta degli animali vicino al parto, mantenendo invariati gli alimenti principali, sali anionici, minerali e vitamine. Utile è l’inserimento della colina per ridurre l’incidenza della chetosi nel post-parto. La razione stimola l’ingestione di sostanza secca (11-12 kg/ss), in questo modo si riduce il calo di assunzione nell’immediato periodo post-parto.