Matteo Garnero -

Il pastore e la capretta: un sogno che si avvera

La storia dei fratelli Andrea ed Emanuele Grande: «Ora vogliamo raddoppiare l’allevamento di capre da latte»

Il pastore e la capretta: un sogno che si avvera

Matteo Garnero

Fratelli nella vita, e anche soci nel lavoro. Parliamo di Andrea ed Emanuele Grande, rispettivamente 27 e 19 anni: due giovani che hanno scelto di fare della campagna il proprio mestiere. Dando vita a “Il pastore e la capretta”, allevamento di capre a Savigliano che conta circa 200 capi, di razza “Saneen” e “Camosciata”.
Entusiasti della strada intrapresa, i fratelli Grande guardano al futuro. E puntano a ingrandirsi.

Azienda giovane

«Nostro padre – racconta Andrea – ha sempre allevato vacche da latte, anche con mio zio. Davanti a casa abbiamo sempre avuto qualche capra per passione, circa una ventina. Dopo un’esperienza di due anni in cui ho lavorato da un vicino di casa, ho pensato di dar vita a un allevamento insieme a mio fratello. Ho iniziato io nel 2016, perché Emanuele era ancora minorenne. Siamo partiti con 40 capre, poi abbiamo fatto la stalla e nel 2017 abbiamo iniziato a mungere. Quando mio fratello ha compiuto 18 anni abbiamo costituito la società, e così l’anno scorso è nata “Il pastore e la capretta”. Siamo a Savigliano, molto vicini a Cavallermaggiore».

Perché la scelta è ricaduta proprio su questo animale? «Partire da zero con una stalla di vacche da latte sarebbe stato un investimento troppo elevato. Poi la capra è una bestia che ci è sempre piaciuta: è pulita e intelligente»

Duecento capi

Le capre dei Grande sono per metà “saneen” e per metà “camosciate”, razze molto lattifere. «Ora fra grandi e piccole abbiamo circa 200 capi – spiega Andrea –. Ne mungiamo 135. Per quanto riguarda i capretti, li vendiamo al macellaio quando raggiungono il peso di 10 chili. Dai nostri animali ricaviamo latte, che vendiamo ad Occelli. Gli animali che mungiamo vengono suddivisi in due gruppi: metà partorisce a febbraio, l’altra metà a settembre. Così facendo riusciamo a garantire il latte per tutto l’anno al caseificio».

Sveglia all’alba

La giornata di Andrea ed Emanuele comincia alle 5. «Mungiamo i capi due volte al giorno: alle 5.15 e alle 17.15. Dopo la mungitura, sistemiamo la paglia e – quando ci sono – diamo il latte ai capretti con il biberon». I due giovani hanno un impianto di mungitura da 24 posti. E sono particolarmente attenti al benessere animale.

«La nostra stalla ha sui lati laterali dei paddock, dove le capre possono uscire all’aperto. Sono le bestie a decidere se stare fuori o dentro la stalla, in modo da garantire il massimo confort».

Alimentazione equilibrata

Le capre dei fratelli Grande vengono nutrite in modo equilibrato con loietto, erba medica, mangime e melasso. «Quest’ultimo “ingrediente” – dice Andrea – è un liquido marrone, dolce. Serve a tenere insieme il mangime, ed essendo zuccherino aiuta i capi a fare latte. L’erba medica è al 50 per cento prodotta da noi. Abbiamo un po’ di terra a Fossano, da cui ricaviamo anche la paglia per la lettiera».

Prevenzione fondmentale

Nell’allevamento caprino è fondamentale la prevenzione, cercando di evitare il formarsi di eventuali malattie.
«Teniamo sempre sotto controllo le vaccinazioni – dicono i fratelli – per non avere brutte sorprese in seguito. Per esempio, bisogna prestare molta attenzione all’agalassìa contagiosa, malattia che colpisce mammelle, articolazioni e occhi dell’animale, provocando cali nella produzione lattea e talvolta la morte della capra».
«Oltre a fare tutte le vaccinazioni – aggiungono – le nostre capre vengono sverminate due volte all’anno: in primavera e in autunno».

Obiettivo raddoppio

Andrea ed Emanuele un sogno nel cassetto ce l’hanno, e pure bello grande. «La nostra idea, per il prossimo anno, è quella di ingrandire la stalla e arrivare al doppio dei capi. Puntiamo ad avere 350 bestie in mungitura, per fare delle capre il nostro lavoro principale. La stalla è già predisposta per essere ampliata: si smonta la testata in punta e si “allunga”».
Il sogno di ingrandirsi era già presente, seppur silenzioso, fin dalla nascita dell’azienda.

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