Dott. Davide Grande -
La ricetta veterinariadiventa elettronica
La ricetta cartacea che noi tutti conosciamo sparirà, la ricetta non ripetibile in triplice copia, la ricetta non ripetibile in unico esemplare e le altre forme di prescrizione medico veterinarie verranno sostituite dalla ricetta veterinaria elettronica.

Dott. Davide Grande
Medico Veterinario
Questo nuovo sistema non aggiunge nuovi obblighi o regole all’attuale normativa sulla prescrizione e somministrazione delle specialità medico veterinarie.
Tracciabilità dei medicinali
La forma cartacea viene sostituita dalla ricetta veterinaria elettronica ed è stata introdotta dalla Legge Europea 167 del 20 novembre 2017, Art.3, recante “Disposizioni in materia di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati […]”, che ha previsto l’istituzione e l’adozione di un sistema informatizzato per la tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati, anche attraverso l’adozione della ricetta veterinaria elettronica. Questo non è la semplice trasposizione della forma cartacea in un formato digitale, ma è una modifica sostanziale del precedente modello organizzativo e operativo di gestione dei medicinali veterinari, attraverso la completa digitalizzazione della gestione della prescrizione e movimentazione del farmaco veterinario.
In vigore, ma…
La data di entrata in vigore della Ricetta Veterinaria Elettronica è stata il primo gennaio 2019, ma senza la pubblicazione del Decreto Ministeriale sulla Gazzetta
Ufficiale che attua la Legge Europea 167/17 stiamo assistendo a uno slittamento della piena operatività del sistema ricetta elettronica. Il sistema informatizzato per la ricetta veterinaria elettronica è stato realizzato dalla Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, ed è stato sperimentato in diverse Regioni d’Italia.
La sperimentazione è stata portata avanti grazie alla disponibilità e alla professionalità di alcuni operatori del settore come: medici veterinari, allevatori e anche aziende mangimistiche.
Cosa cambia con l’entrata in vigore della Ricetta Veterinaria Elettronica? In questi mesi ne sapremo molto di più su cosa comporta la ricetta elettronica, il Ministero sta attivando tutte le procedure per permettere di utilizzare al meglio il sistema agli operatori del settore come veterinari, allevatori e farmacisti.
È stato creato un portale www.ricettaveterinariaelettronica.it dove si possono trovare informazioni riguardanti l’argomento, oltre al manuale operativo molto dettagliato.
Si può anche creare un proprio account che permette di interagire sul sistema vetinfo.it specifico per la farmacosorveglianza, accessibile agli operatori del settore. Ad oggi si possono utilizzare sia una app dedicata, direttamente da smartphone o tablet oltre che al portale accessibile tramite computer.
Come avviene l’acquisto dei farmaci?
Il veterinario emette la ricetta elettronica, l’intestatario della ricetta comunica al farmacista o al grossista i dati identificativi della ricetta, grazie al PIN o al numero identificativo della ricetta il farmacista può richiamare i dati inseriti tramite il portale del Ministero della Salute e procede alla cessione del farmaco.
Dall’inizio del 2019, da quando questo sistema è partito (anche se non è ancora
presente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la prescrizione, la gestione e soprattutto la tracciabilità del farmaco veterinario. La tracciabilità del farmaco è più dettagliata ed è sostanzialmente in tempo reale, questo va a vantaggio di tutte le figure coinvolte, consumatore compreso.
Dare tempo
Salvo imminenti pubblicazioni del decreto attuativo, ad oggi stiamo assistendo alla convivenza del sistema Ricetta Veterinaria Elettronica e della prescrizione
cartacea, come tutte le novità bisogna dare tempo di affinare e migliorare le procedure attuative e almeno nelle prime fasi di operatività tutti noi operatori del settore dobbiamo munirci di un po’ più di pazienza.